Dino Sambiasi

Pietro Marino


"All'origine, par di capire, c'è l'intenzione di rendere la nevrosi anonima della società urbana. Non so se l'autore ha avuto presenti certe vedute di Parigi dall'alto, fatte vibrare da Dufy nel tempo impressionista, o i quadri prefuturisti di Boccioni o Carrà ispirati alla folla di Milano sulla soglia della modernizzazione novecentesca. (...) Sambiasi alterna e accumula lampeggiamenti di disparati moduli linguistici. Vedere i frammenti di pittura collage inseriti con memoria postcubista , anche nell'uso allusivo di lettere stampigliate, oppure le impennate di reticoli grumosi, o le sagome ricavate dalla texture stessa della tela di iuta."
Le ombre di Sambiasi

Giorgio Saponaro


"Queste qui, così ben ritratte da Sambiasi, sono ombre ferme, distese, lunghe, messe lì per far notare la loro tangibile presenza. Esse sono la parte inafferrabile dell'uomo che cammina, che corre, che si trascina, che sosta per le strade della città, che altro non sono di diverso dagli allungamenti dei corridoi delle case come diceva l'immenso Le Corboisier."
Half price sale people

Giuseppe Campanale


"Non ti curar di loro ma guarda e passa", sembra dierdi l'artista mostrandoci una tela con i suoi personaggi in continuo movimento, specchio fedele della socirtà evoluta e moderna. Invece quei personaggi senza volto, privi di forma ma ricchi di contenuti, attirano la nostra attenzione e ci rimandano ad una profonda riflesione sulle motivazioni del nostro esistere."
I mille volti di Sambiasi

Antonella Marino


"La densità della pasta pittorica con accordi cromatici vivaci, in qualche caso si ritira lasciando che le sagome vengano fuori direttamente dalla sobria texture telata. (...)Autodidatta, partito da suggestioni surrealiste ed informali, da qualche tempo è approdato ad una pittura più fresca che, forse per sintonia spontanea, forse per confronto cosciente, si sintonizza con gli esiti neo figurativi di alcune recenti proposte delle nuove generazioni in Italia."
Caos dell'omologazione, omologazione nel caos

Enzo Quarto
introduzione al catalogo: Dino Sambiasi, Tempo&Arte, Andria (Ba)

"Ogni attività libera del pensiero umano è mortificata dalla massificazione ed omologazone del messaggio che il sistema impone. Ma il caos è l'origine dell'ordine. E' il rimescolamento delle carte per iniziare un nuovo gioco. E' il magma in cui cercare l'identità, l'essenza, osservare l'unicità, il particolare per ridefinire l'esistenza. Nella pittura di Sambiasi in realtà più che omologare la parola d'ordne è personalizzare.(...)Ed è la materialità del colore, con pennelate intense, ad annunciare l'anima delle cose. La vittoria del pensiero metafisico sulla genericità del saere scientifico."


Antonella Marino


"In questo gioco di specchi e citazioni l'immagine perde così la precedente neutralità, per frantumarsi e ricomporsi su più livelli, che ricreano la situazione del bombardamento iconico cui tutti noi siamo sottoposti. Come con le finestre o link del computer, lo spettatore è chiamato ad inividuarne i nessi. Ma al tempo stesso è coinvolto istintivamente in un percorso ermetico, che recupera il passato, annette una nuova dimensione temporale, ma non si sa bene verso quale futuro si protenda. E' il viaggio dell'umanità."
Entroterra Italiano

Alessandra Redaelli
introduzione al catalogo della mostra, aprile 2008

"(...) modernissima è la folla anonima e policroma che percorre la città nei lavori di Dino Sambiasi, dipinta a colori pastosi e materici su supporti che vanno dalla tela alla iuta, alla carta di giornale".
(C) MASSIMO MANZELLA per ENTROTERRA