| | Video Re
Maurizio Cecchetti catalogo della mostra Centro S.Fedele, Milano
"Le “teste” di Toniutti, prima dell'immagine, ci spingono a ripensare il corpo. Come dire?, ciò che preesiste all'opera, quando la scelta del supporto o della qualità del pigmento è già una risposta alla domanda radicale dell'arte. Non di significazione anzitutto, ma domanda di esistenza. E, forse, immediatamente anche di stile, tentativo cioè di dare organizzazione o meglio organicità al balbettio umano."
| | L'immagine, anima chiara
Andrea Beolchi catalogo della mostra presso Villa Ghirlanda, Cinisello B.(Mi)
"La rigenerazione del significato «in immagine» è, insomma, la soglia della rigenerazione antropologica: l'occhio animaleumano che si tesse nei colori del giorno di Toniutti non vede un cosmo che sta oltre il teschio, ma genera ed è generato da una materia che è partecipe dei suoi stessi caratteri; le sue immagini sono “in carne viva”, odorano della sua stessa flessuosa animalità, colano una crosta secca che si tocca, piantata sulla terra in attesa del nome."
| | Fai brillare i miei occhi
Flavio Arensi catalogo della mostra presso la Biblioteca dell'Incoronata, Milano
"Dunque, l'inserto luminescente serve ad accendere i personaggi di Toniutti, come se alle loro spalle fosse posta una perentoria fonte fosforescente che ne filtra la sostanza con totale perfusione. Il quadro diviene l'esito di una coscienza immediata e colma dell'essenza delle cose, dell'anima universale, pur mantendosi entità ben distante dallo spettatore, che tuttavia in lei cerca di consumarsi."
| | With love
Marina Mojana Catalogo della mostra presso l'Arengario di Milano
La visione della realtà di Toniutti è dunque la più poetica, cioè la più realistica possibile. Le sue tele dipinte a olio con gesto rapido e maturo, che carica la materia cromatica con forza e armonia, raffigurano i monumenti di Milano, quelli antichi dell'Ottocento, dedicati agli eroi del Risorgimento come Giuseppe Verdi, Alessandro Manzoni, il re Vittorio Emanuele a cavallo o degli inizi del Novecento come l'aviatore Francesco Baracca. Ma anche quelli senza tempo come la statua dell'imperatore Costantino o del Cristo risorto, che oggi soltanto lo sguardo di un artista riesce a far rivivere davanti al nostro, distratto o frettoloso, rivolto al marciapiede piuttosto che al cielo."
Marina Mojana
| | Status Symbol
Giuseppe Frangi catalogo della mostra presso lo Spazio Vita, Milano
"Toniutti s'è inventato una sorta di grande giostra colorata, e ci ha portato sopra, quasi con la tenera complicità di un fratello, quelle creature che tutti disprezzano e che lui senza sapere bene perchè, invece adora [...]
Scommessa riuscita: i monumenti come sagome danzanti sono tornati a dire la loro. Senza retorica. Senza supponenza. Figure tenere, giganti buoni, pietre o bronzi densi di anima."
| | Il sentimento della città
Alessandra Redaelli Presentazione della mostra presso la galleria Previtali, Milano
"Per Francesco Toniutti l'anima della città è nelle grandi statue di pietra che emergono maestose e imponenti su sfondi irriconoscibili o addirittura assenti, divinità primordiali rese con una pittura ruvida e dura."
| | Entroterra Italiano
Alessandra REDAELLI Introduzione al catalogo della mostra, aprile 2008
"(..)la figurazione si stempera in Toniutti, guadagnando in monumentalità quello che ha perso in definizione, e diventando testimone di una città oscura e inquietante".
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